Dove sembra esserci solo il nostro fallimento, Gesù viene a visitarci e a fare delle nostre cadute un’occasione di rinascita con Lui

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli [che sulla barca non avevano pescato nulla] non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Idea forza
Gesù illumina le nostre ombre

Riflessione (dall’omelia di papa Francesco nella Veglia di Pasqua)

La tomba è il luogo dove chi entra non esce. Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra. Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore. Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita. Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti: Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Coraggio, con Dio niente è perduto!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Continuiamo a lasciarci rinnovare dalla Luce della Pasqua

La gioia della Resurrezione è troppo grande perché un solo giorno la possa contenere. Per questo la Chiesa ci invita a percorrere l’Ottava di Pasqua, che è un’unica grande festa di 8 giorni che è incominciata domenica scorsa, in cui poter far entrare sempre di più la Luce del Risorto nelle nostre vite. Per questo nei Vangeli di questi giorni continueremo a meditare la Resurrezione e le prime apparizione di Gesù ai suoi amici!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!».

Idea forza
Riconoscere il Risorto

Riflessione

Maria di Màgdala voleva un bene immenso a Gesù: lo testimonia il fatto che era andata di prima mattina al sepolcro. Cosa dice alle nostre vite il fatto che non riconosca il suo amato Maestro, scambiandolo per un giardiniere?

Anche noi, come Maria di Màgdala, amiamo Dio e lo cerchiamo. Proprio per questo motivo, Dio valorizza la nostra intenzione e ci invita a crescere nella Fede, a non adagiarci nelle nostre abitudini: Dio infatti ha in mente molto di più, per noi, di quello che possiamo ottimisticamente pensare. Fidiamoci allora del Risorto! ChiediamoGli di insegnarci a riconoscerLo quando opera nelle nostre giornate e nelle nostre relazioni.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

CRISTO É RISORTO!!! LA MORTE È VINTA!!!
INIZIA UNA NUOVA CREAZIONE!


Dal Vangelo secondo Luca

Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».

Parola chiave

Cercare

Riflessione

La Pasqua che continuiamo a celebrare questa settimana è come quando sorge il sole: tutto cambia, le ombre insicure della notte sono passate! Eppure Gesù Risorto non si mostra subito alle donne che si erano recate al sepolcro. Perché mai? Probabilmente perché sa che occhi ormai rassegnati alla penombra della morte sarebbero abbagliati dall’improvvisa luce infinita del Risorto…

Preferisce allora mandare due messaggeri, che rivolgono anche a noi un meraviglioso invito: non cercare più tra le cose morte. Perché la Morte non ha più niente da dirci, perché è stata vinta dall’Amore. Ma credere a questo non è facile. È difficile, e lo sappiamo bene, credere davvero che il Risorto può far risorgere anche le nostre morti, la nostra stanchezza. Per questo Gesù ci invita amorevolmente a rialzare con fede, piano piano, i nostri occhi stanchi verso di Lui. Iniziamo a cercare il Vivente, perché ha vinto con noi! Che oggi possiamo riconoscere nelle nostre vite la luce del Risorto e riprendere con fiducia il nostro cammino!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Amore non corrisposto, sofferenza, rifiuto, possono essere sperimentati da ciascuno di noi, ma anche la gioia piena della Risurrezione e di una nuova vita di pace. Buona Pasqua!

La Comunità educativa

La bella notizia di oggi: in questa settimana santa scopriamo in Gesù un Dio che ci ama senza limiti!

Riflessione di papa Francesco

Mentre viene crocifisso, nel momento più difficile, Gesù vive il suo comandamento più difficile: l’amore per i nemici. Pensiamo a qualcuno che ci ha ferito, offeso, deluso; a qualcuno che ci ha fatto arrabbiare, che non ci ha compresi o non è stato di buon esempio. Quanto tempo ci soffermiamo a ripensare a chi ci ha fatto del male! Così come a guardarci dentro e a leccarci le ferite che ci hanno inferto gli altri, la vita o la storia. Gesù oggi ci insegna a non restare lì, ma a reagire. A spezzare il circolo vizioso del male e del rimpianto. A reagire ai chiodi della vita con l’amore, ai colpi dell’odio con la carezza del perdono. 

Ma noi, discepoli di Gesù, seguiamo il Maestro o il nostro istinto rancoroso? È una domanda che dobbiamo farci: seguiamo il Maestro o seguiamo il nostro istinto rancoroso?

Idea forza

Dio ci insegna ad amare davvero

Sul Calvario si scontrano due mentalità. Nel Vangelo, infatti, le parole di Gesù crocifisso si contrappongono a quelle dei suoi crocifissori. Questi ripetono un ritornello: “Salva te stesso”. Salvare se stessi, badare a se stessi, pensare a se stessi; non ad altri, ma solo alla propria salute, al proprio successo, ai propri interessi; all’avere, al potere, all’apparire. Salva te stesso: è il ritornello dell’umanità che ha crocifisso il Signore. Pensiamoci.

Ma alla mentalità dell’io si oppone quella di Dio; il salva te stesso si scontra con il Salvatore che offre se stesso. 

In questo Triduo Pasquale che si avvicina, chiediamo a Dio il Dono di toccare questo amore infinito e di esserne conquistati, per viverlo ogni giorno.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Ci avviciniamo alla Pasqua… Gesù parla ai suoi amici…


In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse.  […]

Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

Parola chiave

Fedeltà

Riflessione

Di fronte all’immenso amore di Gesù, il nostro buon cuore viene provocato a promettere il nostro impegno, la nostra buona volontà, come fa Pietro nell’ultima cena. Gesù apprezza il nostro sforzo, ma conosce anche la nostra debolezza: in effetti, quanti buoni propositi, verso noi stessi come verso chi vive accanto a noi a scuola o in famiglia o nel lavoro, vediamo spesso frustrati…

Gesù non vuole scoraggiarci dal nostro desiderio di bene. Tutt’altro: Egli conosce meglio di chiunque altro, addirittura meglio di noi stessi, il nostro cuore! Per questo, prima di un momento come quello del suo Sacrificio sulla Croce, ci invita a innestare tutti i nostri desideri nel Suo Amore Onnipotente, affinché, come tralci nella Vite, diano frutti di Vita Eterna. Contempliamo, in questa giornata, questo invito di Gesù.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La bella notizia di oggi: papa Francesco sta meglio e ci insegna come vivere i momenti di difficoltà.

Come sappiamo, papa Francesco mercoledì scorso, dopo un’udienza in cui aveva salutato decine di pellegrini, si è sentito male per un’infezione respiratoria ed è stato prontamente trasportato al Policlinico Gemelli. Dopo qualche giorno di recupero, non ha resistito: si è alzato ed è andato a trovare i malati del reparto di oncologia, che lottano contro il tumore. Ha recato conforto e regalato dei rosari, delle uova di cioccolato e copie del libro "Nacque Gesù a Betlemme di Giudea". Nel corso della visita, durata circa mezz’ora, il Papa ha battezzato un bimbo, di nome Miguel Angel, di poche settimane.

Idea forza

Ama in ogni momento

Riflessione

Questo bel gesto del Papa ci insegna un segreto della vita spirituale: quando sei triste, scoraggiato, ti sembra che l’orizzonte si offusca, prova una medicina infallibile! Lancia il cuore oltre l’ostacolo, se vuoi chiedi aiuto a Dio, e prova a sorridere a chi ti sta a fianco, a fare un piccolo gesto d’amore, anche se sul momento non te la senti. Provare per credere!

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

I bambini della Scuola dell'Infanzia sono sempre fantasiosi! In occasione della festa del Papà, hanno preparato dei lavoretti e un bellissimo striscione che è stato esposto al termine della Santa Messa, celebrata per l'Istituto presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, lo scorso 17 marzo!

Finalmente è primavera e i bambini della 2ª sezione della Scuola dell'Infanzia fanno esperienza della semina: con vasetti riciclati dello yogurt seminano le lenticchie! Ora aspettiamo che spuntino le prime foglioline!!

© Sangiuseppecab.it - Tutti i diritti riservati
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram