La storia bella di oggi… è il santo di oggi, san Giovanni Bosco

Don Bosco è stato un prete, santo, vissuto nell’Ottocento a Torino. Forse avrai sentito parlare di lui. Se non lo hai mai sentito, sappi che la sua storia è molto simile a quella di padre Luigi Caburlotto e di molti altri uomini e donne che Dio ha chiamato ad occuparsi in particolar modo dell’educazione dei giovani, e che consacrando la propria vita a questo scopo hanno vissuto la bellezza dell’amore.

Ecco tre frasi pronunciate da lui. Dopo averle ascoltate, puoi meditare in un momento di silenzio su quella che ti ha colpito di più, e chiedere aiuto a Dio per viverla da oggi in poi.

  1. La gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore.
  2. Noi facciamo consistere la Santità nello stare sempre allegri e fare sempre e bene il nostro dovere.
  3. Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

San Giovanni Bosco, prega per noi.

La storia bella di oggi… è il Vangelo di oggi

In quel tempo, Gesù insegnava molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».

Parole chiave
Seminare

Riflessione

Dio semina nel nostro cuore, nella nostra vita. A volte lo fa nella preghiera, nei momenti in cui siamo coscientemente aperti a Lui. Ma spesso lo fa con le situazioni più quotidiane, specialmente attraverso le persone che ci vogliono bene e che scommettono su di noi.

In un momento di silenzio, prova a chiederti quanto collabori con il tuo impegno, affinché quanto viene seminato nella tua vita dia frutto. Puoi chiedere aiuto a Dio per riconoscere questi semi, e ringraziarlo per quelli di cui sei consapevole.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi

La storia bella di oggi: un campione da cui imparare qualcosa

La splendida vittoria in rimonta di ieri di Jannik Sinner negli Australian Open ci aiuta a riflettere su due atteggiamenti fondamentali: quello di fronte a una delusione, e quello di fronte a un successo.

Come Jannik dopo due set persi in finale non si è dato per vinto, così anche noi siamo invitati a non rassegnarci quando viviamo dei piccoli fallimenti: ad esempio una sconfitta o un debito in pagella possono diventare punti di ripartenza, possibilità per rialzarci, contando sull’aiuto delle persone che sono al nostro fianco: compagni, professori, famiglia.

Inoltre, di fronte a una grande soddisfazione come il trofeo vinto, insieme alla gioia, Sinner non si è dimenticato di una virtù fondamentale: la gratitudine: «Grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo da casa, soprattutto la mia famiglia. Vorrei che tutti quanti avessero i miei genitori, come li ho avuti io perché mi hanno sempre permesso di scegliere anche quando ero giovane. Non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando facevo altri sport».

Riflettiamo e riconosciamo il grandedono della nostra libertà, che è molto di più di fare ciò che ci pare: la libertà vera è saper mettere la nostra vita al servizio di un ideale grande, per essere sempre di più noi stessi!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia commovente di oggi… è una testimonianza di amore nella tragedia della Shoah


Massimiliano Kolbe era un sacerdote francescano polacco. Il 28 maggio fu trasferito al campo di sterminio di Auschwitz, dove ricevette il numero di matricola 16670.

Condivise la sorte e le sofferenze di molti altri prigionieri e, come essi, fu addetto ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. La sua dignità di sacerdote e uomo retto, che sopportava, consolava e perdonava, fece commentare un testimone così: «Kolbe era un principe in mezzo a noi».

Il martirio

 Alla fine di luglio fu trasferito al Blocco 14, dove i prigionieri erano addetti alla mietitura nei campi. Uno di loro riuscì a fuggire: secondo l’inesorabile legge del campo, dieci prigionieri vennero destinati al cosiddetto bunker della fame nel Blocco 13, condannati a morire senza prendere cibo. Padre Kolbe si offrì in cambio di uno dei prescelti, Franciszek Gajowniczek, padre di famiglia e militare nell’esercito polacco, dichiarando di essere un sacerdote cattolico.
La disperazione che s’impadronì di quei poveri disgraziati, rinchiusi nel bunker, venne attenuata e trasformata in preghiera comune, guidata da padre Kolbe. Gradualmente si rassegnarono alla loro sorte: morirono man mano, mentre le loro voci oranti si riducevano ad un sussurro.
Dopo quattordici giorni, il 14 agosto 1941, non tutti erano morti: rimanevano solo quattro ancora in vita, fra cui padre Massimiliano Maria. A quel punto le SS decisero, dato che la cosa andava troppo per le lunghe, di accelerare la loro fine con una iniezione endovenosa di fenolo. Il francescano tese il braccio pronunciando le sue ultime parole: «Ave Maria».

L’indomani il suo corpo venne bruciato nel forno crematorio e le sue ceneri si mescolarono a quelle di tanti altri condannati.

Riflessione

Giovanni Paolo II ha proclamato santo Massimiliano Kolbe. «Con il suo martirio ad Auschwitz egli riportò la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo. Massimiliano non morì, ma “diede la vita… per il fratello”».

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

San Massimiliano Kolbe, prega per noi.

Oggi festeggiamo una caduta da cavallo… che cambiò la nostra storia 

Saulo era un ebreo molto credente. Odiava e perseguitava quelli che per lui erano traditori: ebrei che credevano che un profeta di nome Gesù, da poco morto in croce, fosse risorto, e fosse Dio.

«E avvenne che, mentre Saulo era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco [per perseguitare i cristiani], all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". 5 Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare"».

Parola chiave
Conversione

Riflessione

Quella caduta da cavallo cambiò la storia di Saulo, e anche quella del mondo. Saulo aveva scoperto che Gesù era Dio, e che il Suo corpo era quella Chiesa che lui aveva perseguitato. Si fece battezzare e divenne l’irresistibile apostolo che annunciò il Vangelo fino a Roma!

La storia di san Paolo può farci riflettere... Quante “cadute da cavallo”, o eventi apparentemente negativi, possono nascondere l’opportunità che la Provvidenza ci mette davanti per cambiare in meglio la nostra vita. Possiamo chiedere a Dio, in un momento di silenzio, uno sguardo aperto e capace di riconoscere le sue fantastiche sorprese...

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

San Paolo, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi festeggiamo un grande santo, attualissimo anche se vissuto 400 anni fa: San Francesco di Sales

 Francesco di Sales è stato un grande maestro di vita spirituale, e con la profonda saggezza contenuta nei suoi scritti ha ispirato molti santi, tra cui anche il nostro amato padre Luigi.

Fu vescovo in Svizzera in un periodo molto complicato, data la divisione tra cattolici e calvinisti. In queste difficoltà, Francesco di Sales seppe sempre vivere al servizio della verità nel dialogo e non nel contrasto.

Idea forza

La vita interiore

Riflessione di Papa Francesco

L’esperienza di Dio è un’evidenza del cuore umano. Essa non è una costruzione mentale, piuttosto è un riconoscimento pieno di stupore e di gratitudine, conseguente alla manifestazione di Dio. È nel cuore e attraverso il cuore che si […] riconosce Dio e, insieme, sé stesso, la propria origine e profondità, il proprio compimento, nella chiamata all’amore. Francesco di Sales scopre che la fede non è un moto cieco, ma anzitutto un atteggiamento del cuore, […] una “dolce emozione”, capace di suscitare un corrispondente e irrinunciabile ben-volere per ogni realtà creata.

In un momento di silenzio, proviamo a chiedere a Dio questa disponibilità a sentire e a vivere l’amore.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi… è quella di san Tommaso d’Aquino, amico degli studenti

 Tommaso nacque nel 1225 a Roccasecca, nel Lazio meridionale, da una ricca famiglia. Sin da giovane innamorato di Gesù Cristo, i suoi parenti lo immaginavano come (ricco) futuro abate del monastero di Montecassino. Ma il giovanissimo Tommaso capì che Dio lo chiamava a far parte di un nuovo ordine mendicante, che si dedicava in particolare allo studio per combattere le eresie: i domenicani.

I fratelli giunsero a rapirlo per fargli cambiare idea, ma Tommaso non era tipo da arrendersi. Diventò così uno dei più grandi filosofi e teologi della storia dell’umanità.

Per questo chiediamo con questa preghiera il suo aiuto per il nostro studio in questa giornata, e per essere perseveranti in ogni nostro buon proposito come lo fu lui!

Preghiera

Ineffabile Creatore, Tu sei la vera sorgente della luce e della sapienza e il Principio dal quale tutto dipende; degnati di infondere nella mia oscura intelligenza un raggio del tuo splendore che allontani da me le tenebre del peccato e dell'ignoranza.

Tu che sciogli e fai parlare la lingua dei bimbi, ingentilisci la mia parola e da' alle mie labbra la grazia della tua benedizione. Dammi acutezza per intendere, capacità per ritenere, misura e facilità d'imparare, penetrazione di ciò che leggo, grazia di parola. Dammi forza per incominciare bene il mio studio; guidami lungo il corso della mia fatica; dammi felice compimento. Tu che sei vero Dio e vero uomo, Gesù mio Salvatore, che vivi e regni per sempre. Amen.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

San Tommaso d’Aquino, prega per noi.

La storia bella di oggi… viene dal Vangelo

In quel tempo, Gesù diceva [ai suoi discepoli]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce».

Parole chiave
Risplendere

Riflessione

Forse non ci crederai, ma sei una luce per gli altri, se vivi in modo autentico chi sei davvero. Gesù oggi ti insegna che, se sei un bene per le persone che ti stanno accanto. Abbi il coraggio di uscire da te, perché non ha senso rinchiudere una luce in uno stanzino.

Sei portatore di luce, sei fatto per illuminare il volto delle persone che ti stanno accanto, che hanno bisogno della tua presenza. In un momento di silenzio, puoi chiedere al Signore più fiducia in te stesso, per credere davvero che sei un bene per gli altri, per conoscerti nella verità e accoglierti con tenerezza, e per capire come fare a condividere le ricchezze che hai dentro di te.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

  La storia bella … è la santa che si celebrerà domani

 Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Decise di consacrare al Signore la sua vita. Quando era ancora dodicenne, scoppio una persecuzione e molti furono i fedeli che s’abbandonavano in massa alla defezione. Agnese rimase fedele al Cristo e gli sacrificò la sua giovane vita. Fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei e da lei respinto per mantenere fede al suo voto di verginità. Fu esposta nuda al Circo Agonale, un luogo di piazza Navona (oggi Sant'Agnese in Agone). Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa. Fu trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio.

Parola chiave
Purezza

Riflessione

Sant’Agnese è uno splendido esempio di purezza. Cos’è la purezza? È una virtù stupenda, è la capacità di amare davvero, con tutto il cuore, senza mezze misure, mettendo chi ami al primo posto, preferendo il suo bene ai nostri interessi e piacere egoistici. Sant’Agnese ha amato Dio così! Per questo ha avuto il coraggio di essere coerente fino in fondo, fedele al Signore, e disposta a sacrificare la sua giovane vita pur di non venir meno al suo impegno.

In un momento di silenzio, puoi chiederti: quanto sono fedele ai miei propositi? Sono disposto ad essere generoso per le realtà veramente importanti, per le persone che mi stanno a cuore? Pregando, puoi chiedere aiuto a Dio perché ti dia la stessa forza che diede a Sant’Agnese.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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