MUNER - MODEL UNITED NATIONS EXPERIENCE RUN, consistente nella partecipazione, in qualità di delegato, a una simulazione di una seduta delle Nazioni Unite. Sabato scorso siamo partiti da Roma, ho preso un aereo dopo due anni che non viaggiavo, sono partita piena di emozioni e felicissima per l’esperienza che stavo per vivere e sono tornata con tutte queste emozioni elevate al quadrato. È stata un’esperienza incredibile. Un’avventura senza limiti, oltre ogni immaginario, vissuta con la
consapevolezza che una realtà del genere non ricapiterà così facilmente. Arrivati a Time Square si respira un’aria di felicità, già la prima sera ho colto subito la bellezza dell’insieme di culture presenti, di persone da ogni parte del mondo che rendevano la piazza e la città un’insalata mista in cui si può vedere e apprezzare la differenza delle varie foglie.

I primi tre giorni con grande sorpresa ho notato che al progetto MUNER almeno l’80% delle Commissioni era formato da italiani, il resto da americani e Inglesi. Abbiamo partecipato a simulazioni molto interessanti, ci siamo immedesimati nella vita di veri Delegati delle Nazioni Unite dove ognuno dei ragazzi, aveva un Paese in via di sviluppo da rappresentare e siamo riusciti a intraprendere un dibattito reale. L’ultimo giorno abbiamo partecipato alla cerimonia conclusiva in cui abbiamo avuto l’onore di ascoltare le parole incoraggianti e motivanti di Martin Luther King III che ci ha consigliato di non arrenderci mai.

I giorni seguenti abbiamo visitato la città … abbiamo camminato sul ponte di Brookling, siamo arrivati a China Town e a Little Italy dove abbiamo potuto osservare le varie culture presenti negli USA. Successivamente abbiamo visitato Central Park e vari musei, come il MET, nel quale vi erano numerose opere d’arte di famosi artisti, come Van Gogh, Klimt, Monet … Sono rimasto meravigliato dal Museo di scienze naturali che era composto da ben quattro piani. Al suo interno erano presenti le esposizioni più disparate: animali, habitat, minerali ecc. Una di esse era una sezione di tronco di una sequoia gigante con un’età che rasenta i millecinquecento anni. Una cosa che stupisce è la grandezza degli edifici e la magnificenza delle insegne pubblicitarie di Time Square. Abbiamo visto la Biblioteca Nazionale, con
le sue maestose sale che mi hanno affascinato particolarmente, ma la più bella vista è stata quella di salire sull'Empire State Bulding, precisamente all’86esimo piano, dove abbiamo potuto ammirare la spettacolare città.

Ho notato e mi ha fatto molto piacere la disponibilità e la gentilezza dei lavoratori nei confronti del cliente. Ridono, scherzano e sono veloci nel servizio. Ho trascorso le serate in compagnia tra i vari ristoranti conosciuti, quali Hard Rock e Bubba Samp. Ci siamo divertiti e con un po’ di nostalgia rammento i bei momenti e una parte di me è incastonata tra i negozi pieni di sorprese in quella città magica e caotica con i suoi scenari. La realtà più bella è stata vivere questa esperienza con persone speciali, vedere la loro felicità mi rendeva ancora più felice e sono sicura che senza di loro quest’esperienza non sarebbe stata la stessa. Tornata a Roma ho sentito un vuoto dentro e già mi manca tutto quello che abbiamo vissuto, tutti i momenti magici e indimenticabili.

Lavinia, Beatrice, Andrea, Jacopo, Beatrice 4^ LSC

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