Distinti Signori del Progetto Crocus,
ringraziamo di cuore per la possibilità che ci avete donato di partecipare al Progetto. È stata un’esperienza molto costruttiva per Ragazzi di Roma che hanno una relazione quasi inesistente con la terra. Hanno sepolto i bulbi con grandi attese e curiosità. Hanno fotografato i crocchi che il sole di Roma ha fatto sbocciare con grande gioia, stupiti del loro colore. Il 27 gennaio, giorno della Shoah, la terra era ancora arida, ma nel cuore i Ragazzi hanno offerto i crocchi gialli a tutti gli Ebrei Vittime dell’Olocausto, un gesto gentile di memoria, accoglienza, rispetto e condivisione.
Ancora grazie e complimenti per il Progetto.
Con stima e riconoscenza
Studenti e Docenti dell’Istituto paritario S. Giuseppe del Caburlotto - ROMA
Marcello Salvagno, nel giorno della Shoah, il 27 gennaio scorso, ci ha spiegato le difficoltà che il popolo ebreo ha dovuto affrontare nel corso della storia: l’emarginazione dalla vita sociale e il razzismo di massa. Fin dal tempo dell’impero romano, infatti, gli Ebrei sono stati perseguitati o costretti a vivere nei ghetti non solo per motivi religiosi, ma anche politici ed economici, fino a sfociare nello sterminio di massa durante la 2ª guerra
mondiale.
L’incontro è stato molto interessante e importante per la nostra formazione culturale, che verrà ampliata con la lettura del libro che ci è stato regalatoto dopo l’incontro e che descrive gli orrori dello sterminio nei campi di concentramento di Aushwitz dal punto di vista di un sopravvissuto: Samuel Modiano che speriamo di poter intervistare in marzo-aprile.
L’incontro sulla Shoah è stato davvero illuminante: per la prima volta si sono indagate, in modo chiaro e interessante, le cause e le condizioni che hanno portato alla costruzione di innumerevoli pregiudizi nei confronti del popolo ebraico. In modo semplice e appassionato Marcello Salvagno ha saputo non solo tenere viva la curiosità di tutti, ma soprattutto è riuscito a smontare molte false credenze ancora purtroppo diffuse e vive nella società attuale. Abbiamo trovato davvero geniale il taglio dato al dibattito: è importante superare gli stereotipi per costruire e un mondo diverso, più inclusivo. Altrettanto importante è ovviamente ricordare nei dettagli più
crudi e brutali, la violenza che gli Ebrei soffrirono gratuitamente in quel periodo e, come ogni anno, Marcello dà voce alla testimonianza di Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Aushwitz.
Bisogna non dimenticare e tenere in vita la storia e la disumanità con la quale si arrivò allo sterminio di un’intera comunità. L’insegnamento più importante che Marcello ha voluto trasmettere è ricordare. Soprattutto noi che non abbiamo vissuto l’orrore dell’olocausto abbiamo il dovere di ricordare e imparare dalla storia, per educare le generazioni future affinché non ripetano gli stessi terribili errori.
Studenti di 5° Liceo Linguistico Europeo e Liceo Scientifico – Roma
SHOAH: PER SAPERNE DI PIÙ